Immaginate una fabbrica che non ha magazzini: né quelli delle materie prime e nemmeno quelli dove si accumulano i prodotti. Immaginate di poter inviare via mail il disegno tridimensionale del prodotto che desiderate e di vederlo partire direttamente in giornata al termine della produzione.
Questa è l’idea che ha ispirato DWS Systems a Vicenza, società leader nella stampa 3D che ha organizzato i suoi processi di lavorazione in maniera nuova, sfruttando cioè le opportunità dettate dalle nuove tecnologie digitali. E’ un esempio di quella che dovrebbe essere la nuova rivoluzione industriale, quella nota con termine “Industria 4.0“.
Nasce così una sorta di fabbrica à la carte a cui è possibile fare un ordine di anche un solo pezzo senza pregiudicare la linea di produzione. In questa rivoluzione industriale l’inglese sostituisce spesso il francese e la produzione diventa “on demand“, ma il concetto è lo stesso: finisce la catena di montaggio, nasce la dematerializzazione del prodotto e la sua riorganizzazione in file digitale. La sua rimaterializzazione si limiterà ad una forma di resina perfetta intorno alla quale poi, si costruiranno gli oggetti veri e propri.
Questa è la fabbrica dei modelli base, pronti ad essere poi personalizzati, sulla base delle esigenze del cliente. Vale per un occhiale, ma anche per i denti o una protesi dentaria. E’ anche la fabbrica dei prototipi, dove gli oggetti, assumono una loro dimensione materiale per la prima volta e prima ancora di assumere la loro forma definitiva.
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