Mancano gli ultimi 50 secondi di comunicazione. I ogni caso, i dati raccolti indicano che il volo di Schiaparelli verso la superficie di Marte non era quello che era stato previsto: i dati erano divergenti rispetto al piano di volo già da prima che le comunicazioni fossero interrotte. Lo ha spiegato bene questa mattina a Darmastadt il responsabile Divisione missioni solari e planetarie di ESA, Andrea Accomazzo nel corso di una conferenza stampa molto attesa dopo il black out delle informazioni dalla superficie di Marte.
“Abbiamo ricevuto correttamente – ha spiegato Accomazzo – tutti i dati del volo. Ci mancano gli ultimi 50 secondi della traiettoria di Schiaparelli. Abbiamo visto la sonda superare gli starti alti della atmosfera e poi abbiamo registrato anche l’apertura e lo sganciamento del paracadute e dello scudo termico. Abbiamo anche osservato una accensione dei motori per 3 o 4 secondi, che è un tempo inferiore di quello previsto”. “Hanno sparato per alcuni secondi, siamo nell’ordine di 3-4 secondi. Non sono al momento nella posizione di confermare che tutti abbiano sparato, tuttavia stiamo analizzando i dati e avremo presto un’idea esatta di cosa è successo”, ha detto.
L’orbiter della missione Exomars, il Tgo (Trace Gas Orbiter) “funziona e ha registrato tutti i dati relativi alla discesa del lander Schiaparelli. Il lander era un test – ha rilevato Accomazzo – ed è andato bene. E’ tutto quello che siamo in grado di dire finora perché l’analisi dei dati è in corso: occorre più tempo per avere una ricostruzione completa dell’accaduto, e sono sicuro che riusciremo a ricostruirlo nel dettaglio”.
Abbiamo ricostruito il piano di volo, gli ultimi sei minuti del terrore del volo di Schiaparelli e abbiamo indicato il momento in cui, dai dati, il volo di Schiaparelli sia cominciato ad andare storto.
Qui il piano di volo previsto:
Ricordiamo le fasi principali del landing di Schiaparelli. T rappresenta il momento dell’atterraggio.
- T-05:53, alt. 121 km, vel. 21000 km/h – Interfaccia di rientro. Schiaparelli incontra i primi strati dell’atmosfera marziana. Sono le 16:42 CEST.
- T-04:40, alt. 45 km, vel. 19000 km/h – Lo scudo termico dissipa il calore del rientro proteggendo Schiaparelli dalle alte temperature generate dall’attrito atmosferico.
- T-02:30, alt. 11 km, vel. 1700 km/h – Apertura del paracadute supersonico.
- T-01:52, alt. 7000 m, vel, 320 km/h – Distacco dello scudo termico frontale.
- T-00:31, alt. 1200 m, vel. 240 km/h – Espulsione del paracadute e della parte posteriore dello scudo termico.
- T-00:30, alt. 1100 m, vel. 250 km/h – Accensione dei retrorazzi.
- T-00:01, alt. 2 m, vel. 4 km/h – Spegnimento retrorazzi, Schiaparelli in caduta libera.
- T-00:00, alt. 0 m, vel. 10 km/h – Impatto di Schiaparelli col suolo marziano. Sono le 16:48 CEST del 19 ottobre 2016.
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