Un gruppo di scienziati cinesi, con cui collabora anche il chirurgo italiano Sergio Canavero, ha trapiantato la testa di un topo su quella di un altro. L’esperimento scioccante, descritto sulla rivista CNS Neuroscience and Therapeutics, rappresenta un passo importante verso i trapianti di testa negli esseri uman’. In particolare, nell’esperimento i ricercatori hanno preso la testa di un topo piccolo e l’hanno attaccata su quella di un topo piu’ grande, creando a tutti gli effetti un topo a due teste. L’animale non e’ sopravvissuto a lungo, ma questo non era l’obiettivo degli studiosi. I ricercatori sapevano gia’ prima che ci sarebbero stati molti problemi tecnici e scientifici che devono essere ancora risolti prima di poter proseguire con successo al trapianto di testa su organismi viventi e farli sopravvivere. Tuttavia, si tratta di un progresso importante. Infatti i medici sono stati in grado di evitare perdite di sangue che possono danneggiare il cervello. L’obiettivo era proprio questo: capire se si riesce a trapiantare con successo una testa senza danneggiare il cervello a causa di un eccessiva perdita di sangue. E lo hanno fatto. Per riuscirci, i ricercatori hanno mantenuto la circolazione del sangue durante il trapianto collegando i vasi sanguigni del topo “donatore” all’altro topo.
In una intervista rilasciata al magazine Ooom, Canavero ha annunciato che entro la fine dell’anno in corso si potra’ procedere con l’intervento anche sull’uomo. “A questo punto – ha detto – la tecnologia è stata tutta perfezionata, si tratta solo di preparare il paziente”. Non sara’ pero’ il russo Valery Spiridov il primo uomo che verra’ sottoposto a questo particolare intervento chirurgico. ”Il primo paziente – ha detto Canavero alla rivista Ooom – sara’ un cittadino cinese, ma non sappiamo ancora chi”. Ci sarebbero infatti diversi candidati che si sono messi a disposizione” ha spiegato Canavero, che ha anche annunciato che a breve dovrebbero uscire sulle riviste scientifiche internazionali una serie di articoli in cui lui e anche i suoi colleghi guidati da Xiaoping Ren, descriveranno in maniera dettagliata tutte le “pietre miliari destinate a rivoluzionare la medicina” che sono stati conseguiti in questi ultimi mesi. In particolare, pur non anticipando i contenuti di questi articoli sottoposti a valutazione, Canavero ha spiegato che i ricercatori sono riusciti a superare anche l’ostacolo piu’ difficile, quello cioe’ legato al midollo spinale e, con esso, la capacità di muovere gli arti. In una serie di esperimenti condotti sia in Cina che in Corea del Sud si e’ dimostrato che ”la funzionalita’ del midollo spinale puo’ essere completamente ripristinata. Stiamo entrando in una nuova era” ha detto Canavero.
Gli annunci del chirurgo torinese destano scetticismo nella comunita’ scientifica.
Un topo a due teste? E’ un esperimento certamente affascinante. Ma siamo lontani, anzi lontanissimi, dal riuscire a trapiantare la testa di un uomo sul corpo di un altro”. Lo ha detto il noto neurochirurgo Giulio Maira. “In quest’ultimo studio i ricercatori sono riusciti ad attaccare la testa di un topo su quella di un altro – ha spiegato Maira – inserendo la testa nella circolazione corporea dell’altro animale. E’ sicuramente una cosa interessante, ma questo non e’ certamente l’ostacolo piu’ importante al trapianto di testa“. Maira e’ molto scettico rispetto agli annunci di Canavero. “Ad oggi – ha sottolineato – non abbiamo gli strumenti per poter pensare di ricollegare il midollo spinale con la testa di una persona: ci sono milioni e milioni di fibre nervose che al momento e’ impossibile ricollegare“. In pratica, ad oggi i ricercatori cinesi e Canavero sono riusciti a superare solo il problema relativamente piu’ semplice, quello della perfusione del tessuto cerebrale. “Una sorta di circolazione extracorporea che, seppur con altri metodi, gia’ viene eseguita in sala operatoria in alcuni interventi al cervello. Ma ricollegare il Sistema nervoso e’ ad oggi impossibile“, ha concluso Maira.
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