Londra – Replicare le stesse armi che aiutano quei pochi fortunati pazienti a sbarazzarsi del cancro. E’ questa l’idea che ha portato alla messa a punto di un innovativo e promettente trattamento. La nuova tecnica prevede l’utilizzo di quelle potenti cellule killer del cancro prelevate dai pazienti on il sistema immunitario più forte. Queste cellule sono i neutrofili, che fanno parte della prima linea di difesa dell’organismo. Si ritiene che siano proprio esse il motivo principale per cui alcuni – pochi, anzi pochissimi individui – riescono a respingere spontaneamente anche i tumori più letali, mostrando un “recupero miracoloso”.
Nel nuovo trattamento queste cellule vengono moltiplicate milioni di volte e poi iniettate nei pazienti oncologici. A seguito di una serie di test promettenti condotti sui topi, una società britannica si sta ora preparando ai primi test su un piccolo numero di pazienti. “Non stiamo parlando semplicemente di gestire il cancro. Stiamo osservando una terapia curativa che si riceverà una volta alla settimana per 5-6 settimane“, ha detto Alex Blyth, amministratore delegato di Lift BioSciences. “Sulla base dei nostri esperimenti su modelli di laboratorio e modelli murini – ha continuato – speriamo di arrivare a una remissione completa anche nei pazienti. Il nostro ultimo obiettivo è di creare la prima banca cellulare al mondo di potenti neutrofili che uccidono il cancro“.
I ricercatori, in collaborazione con il King’s College London, si stanno concentrando inizialmente sul cancro al pancreas, una delle forme tumorali più letali. I primi test di laboratorio hanno dimostrato che i neutrofili possono uccidere le cellule del cancro cervicale. Inoltre, i ricercatori credono che il vantaggio principale dei neutrofili sia quello che le cellule di un donatore possono essere somministrate a chiunque senza il rischio di rigetto. Infatti, vivono solo 5 giorni e poi scompaiono prima che il sistema immunitario abbia la possibilità di rispondere. I neutrofili uccidono le cellule tumorali direttamente, distruggendole con sostanze chimiche e anticorpi, o indirettamente reclutando altre cellule immunitarie.
Tuttavia, ci sono evidenze che i neutrofili a volte non riconoscono il cancro come “estraneo” e possono persino proteggere i tumori da altre risposte immunitarie. Ma quando prendono di mira il cancro sono altamente efficienti: dai test è emerso che queste cellule sono in grado di eliminare il 95 per cento delle cellule tumorali in 24 ore. I ricercatori hanno raccolto migliaia di cellule scartate come rifiuto dalle banche del sangue e le sottoporranno a screening per capire il loro potenziale anti-cancro in laboratorio. Quelle che supereranno il test verranno moltiplicate per mezzo di un processo “segreto”.
I ricercatori stanno anche lavorando su un modo per alterarle e farle diventare più potenti. “All’inizio, quando Lift BioSciences ci ha contattato, ero scettico”, ha ammesso Farzin Farzaneh, che sta conducendo la ricerca al King’s College London. “E’ qualcosa che non credo sia stato fatto prima, e produrre queste cellule specifiche con la capacità di uccidere il cancro e’ un’idea a cui non avevamo pensato. Siamo entusiasti dei primi risultati”, ha aggiunto. Le prime sperimentazioni pilota, che potrebbero potenzialmente iniziare nel giro di un anno, coinvolgerebbero un piccolo gruppo di 20-40 pazienti con carcinoma pancreatico, o forse una forma rara di cancro dei tessuti molli. Ogni partecipante riceverà infusioni settimanali neutrofili. Il trattamento di un paziente richiederebbe circa 2,5 miliardi di cellule.
Commenti recenti