Human Technopole pronto a fare ricerca

Human Technopole pronto a fare ricerca

Un nuovo direttore scientifico fresco di nomina e una struttura innovativa creata per favorire la partecipazione attiva dei privati. È tutto pronto allo Human Technopole per cominciare a fare ricerca. Anzi, nonostante i locali della ex Palazzo Italia all’Expo di Milano non siano ancora del tutto ristrutturati e riadattati alle nuove esigenze, alcuni scienziati e dottori di ricerca hanno già iniziato a analizzare e interpolare dati. “Con la nomina, avvenuta ieri del Direttore della Fondazione, lo scienziato scozzese Iain Mattai, siamo pronti a raccogliere in corsa il testimone e a entrare nel vivo delle attività di questo innovativo centro di ricerca” ha detto oggi il presidente della Fondazione Human Technopole, Marco Simoni nel corso di una conferenza stampa organizzata presso i nuovi uffici nell’area dell’Expo. “La nomina del direttore arriva a conclusione di un iter di selezione durato circa un anno e ci permette di avviare le procedure per il completamento della struttura di governance del nuovo centro di ricerca” ha spiegato Simoni”.

Presidente Fondazione Human Technopole

Presidente Fondazione Human Technopole

Si tratta di una organizzazione complessa e innovativa – ha aggiunto – che ha come obiettivo quello di costruire l’ossatura di uno dei più importanti centri di ricerca italiana”. In attesa del pieno completamento della struttura – il 16 maggio sono stati infatti nominati solo 7 dei 12 membri del Consiglio di Sorveglianza della Fondazione, il lavoro di ricerca vero e proprio è già stato avviato. “A gennaio di quest’anno – ha spiegato Donatella Sciuto, prorettore vicario del Politecnico di Milano e membro del consiglio di sorveglianza della Fondazione – hanno iniziato a svolgere le loro attività di ricerca i primi ricercatori del Centro per le analisi, decisioni e società (Cads) che è anche uno dei sette centri che costituiscono lo Human Technopole. Questo centro è diretto da Pier Cesare Sacchi e da Fabio Pammolli e si occuperà di verificare gli impatti delle terapie innovative sui costi e sulle spese sanitarie grazie alla elaborazione di banche dati economiche e sanitarie messe a disposizione dal Ministero dell’economia e da quello della Salute”.

Decisiva la nomina del Direttore della Fondazione, Iain Mattaj, che prima di accettare la nomina milanese era direttore generale dello European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Heidelberg, ed è risultato vincitore del concorso internazionale indetto nel mese di aprile 2017 e conclusosi il febbraio scorso. Iain Mattaj si è distinto in campo scientifico, contribuendo significativamente alla conoscenza dei meccanismi con cui l’RNA e le proteine sono trasportate dal nucleo della cellula al citoplasma; grazie agli importanti risultati ottenuti, Mattaj ha ottenuto premi e incarichi di prestigio, tra cui la presidenza della RNA Society, nel 2001 il premio Louis-Jeantet per la medicina e recentemente l’elezione ad associato all’estero della National Academy of Sciences degli Stati Uniti. Nelle prossime settimane il Consiglio di sorveglianza indirà un bando per l’individuazione dei quattro membri che, oltre al Direttore, comporranno il Comitato di gestione della Fondazione. Come indicato nello Statuto, questo organo ha il compito di garantire l’ordinato andamento e il raggiungimento degli scopi della Fondazione.

Prorettore del Politecnico di MIlano e membro del Consiglio di Sorveglianza dello Human Technopole

Prorettore del Politecnico di MIlano e membro del Consiglio di Sorveglianza dello Human Technopole

Inoltre, sempre nelle prossime settimane, il Comitato di sorveglianza indirà un bando per un Chief Operating Officer che affianchi il Direttore nella gestione amministrativa e nell’organizzazione del centro. Diverso invece il discorso in merito al completamento del Consiglio di Sorveglianza, che ha il compito di assicurare l’eccellenza della Fondazione e il rispetto delle regole sulla nomina dei suoi organi e di verificare l’utilizzo delle risorse. A regime sarà composto complessivamente da 12 membri, oltre al presidente. Degli attuali sette membri in carica, nominati il 16 maggio 2018, tre sono indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, due dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), uno dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e uno dal Ministero della Salute. Nei prossimi 12 mesi saranno nominati i restanti componenti del Consiglio di sorveglianza, di cui tre saranno nominati rispettivamente dal Comune di Milano d’intesa con la Regione Lombardia, dalla Conferenza dei rettori universitari e dalla Consulta dei presidenti degli enti di ricerca; uno sarà scelto dai soci privati partecipanti, a condizione che, anche in associazione tra loro, versino almeno il tre per cento del contributo annuo erogato dallo Stato. Il Consiglio di sorveglianza sarà poi integrato da altri due membri scelti tra scienziati ed esperti internazionali. Sono membri del Consiglio di sorveglianza, oltre al Presidente Simoni: Daniele Franco, ragioniere generale dello Stato; Marco Mancini, capo del Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica musicale e coreutica e per la ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Mauro Maré, professore ordinario di Scienza delle Finanze, presso la facoltà di Impresa e Management, Università Luiss di Roma; Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria; Donatella Sciuto, prorettore vicario del Politecnico di Milano; Roberta Siliquini, presidente del Consiglio superiore di sanità.

Lo statuto di Human Technopole  presenta una interessante innovazione del rapporto con i privati. “È stato previsto – ha spiegato il presidente della Fondazione e del Consiglio di Sorveglianza, Marco Simoni nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo programma di Human Technopole – che i privati possano contribuire in maniera attiva al bilancio della Fondazione” acquisendo lo status di soci partecipanti a condizione di “versare almeno lo 0,5 per cento dei fondi annuali destinati dallo Stato alla Fondazione”. Si tratta di mezzo milione di euro annui ogni 100 versati dallo Stato. “Inoltre – ha aggiunto Simoni – se i privati dovessero raggiunge in associazione o come singoli una quota pari al 3 per cento, avrebbero diritto a nominare un membro del consiglio di Sorveglianza. Alcuni privati – ha detto Simoni – hanno già manifestato il loro interesse ed entro la fine dell’anno contiamo di raccogliere le prime adesioni”. La dotazione economica dello Human Technopole è comunque assicurata dallo Stato che ha già messo a bilancio le risorse necessarie alla implementazione e alla entrata in funzione della nuova struttura.
21. In particolare, si legge nel decreto attuativo è “autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per il 2017, di 114,3 milioni di euro per il 2018, di 136,5 milioni di euro per il 2019, di 112,1 milioni di euro per il 2020, di 122,1 milioni di euro per il 2021, di 133,6 milioni di euro per il 2022 e di 140,3 milioni di euro a decorrere dal 2023. Il contributo è erogato sulla base dello stato di avanzamento del progetto”. Una volta a regime lo Human Technopole dovrebbe estendersi su un’area di circa 30.000 metri quadrati nel cuore del distretto dell’innovazione milanese (Mind) e darà lavoro a circa 1500 persone.