Tempesta sul Sole, spettacolo sulla Terra

Tempesta sul Sole, spettacolo sulla Terra


Co8GnD5VIAALNsQSe stamattina vi sarete svegliati con quel capello che proprio non ne vuole sapere di mettersi a posto, ebbene sappiate che magari, nel suo piccolo anche lui ieri notte ha sentito passare la tempesta solare e si è un pò elettrizzato.

Proprio questa notte infatti la tempesta Solare che era stata annunciata da alcuni giorni dal Servizio Meteorologico Solare della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’amministrazione Usa che si occupa di clima terrestre e spaziale oltre che di ambiente, è finalmente arrivata sulla Terra.

La mappa dell'area dove è stata maggiormente visibile

La mappa dell’area dove è stata maggiormente visibile

In realtà si tratta di una seconda tempesta Solare, anzi di una sorta di rimbalzo di una stessa tempesta Solare che già ieri notte ha manifestato i suoi effetti con magnifiche aurore Boreali sui cieli scandinavi e dei paesi della costa del Baltico. Al momento di scrivere la stessa Noaa aveva previsto che l’area di maggiore impatto di questa tempesta solare sarebbe stata quella del Canada Settentrionale e dell’Alaska. In questa regione Artica e Subartica del Continente americano dovrebbe manifestarsi in maniera più intensa e spettacolare l’aurora boreale. Meno probabile vederla sul lato europeo e asiatico del Circolo Polare Artico.

Co_j4nqUsAQh9AeQualche volta capita però che le aurore possano essere viste anche a latitudini diverse, anche a Roma per intenderci. E’ successo per esempio nel 1859, quando sulla Terra arrivò una tempesta magnetica molto forte conosciuta col nome di “Evento di Carrington”. In quella circostanza l’aurora Boreale fu vista non solo a Roma, ma anche in Giamaica, a Cuba e nelle Isole Hawaii. La mattina del due settembre, poco prima dell’alba il cielo si colorò di un bel rosso sangue proprio a causa di una intensa tempesta elettromagnetica in arrivo dal Sole. In quella circostanza anche i telegrafi furono colpiti e ci fu un black out sulla rete di circa 14 ore.

La Noaa dedica così tanta energia allo studio delle tempeste solari e delle aurore boreali per il semplice motivo che questi enormi fasci di particelle ionizzate e di energia elettromagnetica hanno un potenziale impatto molto particolare sulle attività umane, nello Spazio, ma anche sulla Terra mettendo a rischio sistemi che hanno costi molto elevati, ma soprattutto, possono causare il black out delle comunicazioni e degli approvvigionamenti energetici su larga scala.

Co5nV7BWIAEqMYG“Per fortuna – spiega Giovanni Bignami, astrofisico e membro della Accademia dei Lincei – questa particolare tempesta non è così intensa. Siamo al “Livello G1” su una scala che arriva fino a 5. Tuttavia, ironicamente parlando, per gli orsi polari potrebbe essere una nottata elettrizzante. Molto piu’ seriamente potrebbe esserlo per le linee ad alta tensione canadesi, perché queste particelle hanno la capacità di interagire coi nostri sistemi elettrici ed elettronici e, in qualche caso sono una minaccia per le comunicazioni, i trasporti e l’energia”.

Le particelle sparate dal Sole nello Spazio, normalmente vengono intercettate dalla Magnetosfera terrestre e vengono deviate verso i Poli. E’ per questa ragione che l’arrivo sulla Terra delle tempesta solari coincide con le Aurore Boreali ed Australi. Le particelle ionizzate interagiscono sopra i Poli con l’atmosfera terrestre e danno luogo a questi straordinari giochi di luce.

Oltre allo spettacolo c’è però la fisica di questi fenomeni che è fatta proprio di energia, di particelle e di campi magnetici. “Naturalmente – spiega Bignami – i sistemi umani più esposti sono quelli che si trovano all’esterno dello scudo magnetico terrestre ovvero della Magnetosfera. Sono i satelliti per le telecomunicazioni che si trovano a stazionare a circa 36mila chilometri dalla superficie terrestre. Questi sistemi sono molto sensibili alle radiazioni provenienti dal Sole. Come pure i satelliti che gestiscono i sistemi di navigazione satellitare, Galileo, ma anche il GPS“.

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Aurora Boreale vista dallo Spazio, a bordo dell’ISS

Meno a rischio gli astronauti che si trovano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). ”Loro si trovano all’interno dello scudo di protezione del campo magnetico generato dalla Terra e dunque un po’ al riparo. A bordo dell’Iss esiste una cabina di sicurezza che è più schermata delle altre dove di solito si reca l’equipaggio proprio quando si trova in queste situazioni”. Anche se si trovassero a passare sotto il flusso di particelle e cioè nelle aree polari, l’esposizione alle radiazioni non sarebbe comunque pericolosa, “non molto più alta di quella a cui sono esposti i piloti degli aerei di linea che viaggiano sulle rotte polari” dice Bignami.

Nonostante questa tempesta Solare possa far immaginare a una certa vitalità da parte della nostra Stella, occorre sapere che in realtà il Sole si sta avvicinando, nell’ambito dei suoi cicli di undici anni, a un periodo di Minimo Solare. Un periodo in cui l’attività generale del Sole e in particolare le sue Macchie Solari e la sua Corona, saranno interessate da un generale indebolimento. “Paradossalmente – aggiunge Bignami- è proprio in questi momenti che si manifestano le tempeste solari più spettacolari. Ma non chiedetemi il motivo di questo singolare fenomeno, perché ancora non siamo riusciti a capirlo”.

 

Guarda lo splendido video della Nasa: l’Aurora vista dallo Spazio ad altissima definizione