Appenino spaccato in due e Castelluccio nel mezzo

Appenino spaccato in due e Castelluccio nel mezzo
Un pezzo di Appennino, quello intorno a Norcia si e’ spostato verso il Tirreno, a Ovest, di circa 30 centimetri. Un altro pezzo di Appennino, intorno a Montegallo (Ap), nelle Marche, si è invece spostato di 40 centimetri verso l’Adriatico, ad Est.
Il pezzo di Appennino che invece è rimasto nel mezzo di quest due blocchi, quello nell’area di Castelluccio, è sprofondato di circa 70 centimetri. L’analisi dei dati inviati dai satelliti sulle deformazioni del suolo a seguito delle tre scosse di terremoto che tra il 26 e il 30 ottobre hanno devastato l’Italia centrale, mettono i  evidenza la dinamica tettonica della catena Appenninica.
deforma terremoto 30 ottobre 2016
L’area totale interessata dalle deformazioni e’ ampia circa 1100 chilometri quadrati. Le antenne radar istallate a bordo dei Satelliti della costellazione Sentinel-1 del Programma Europeo Copernicus, elaborate dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente Consiglio Nazionale delle Ricerche (IREA-CNR) hanno evidenziato la complessita’ del campo di deformazione originato dal terremoto. Intorno all’area di Norcia e’ emerso anche un movimento in senso verticale del terreno di circa dodici centimetri verso l’alto.
”Si segnala infine che, a causa delle notevoli entità delle deformazioni avvenute, è possibile che gli spostamenti rilevati siano sottostimati anche di un 30 per cento, ma tali effetti saranno corretti grazie alle nuove acquisizioni gia’ previste nei prossimi giorni, in particolare quelle del sensore radar (operante in banda L) a bordo del satellite giapponese ALOS 2” si legge nella nota inviata da IREA-Cnr.
L’attivita’ e’ coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e viene svolta da un team di ricercatori dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IREA di Napoli) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), centri di competenza nei settori dell’elaborazione dei dati radar satellitari e della sismologia, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).