I selfie sono tutt’altro che “autoritratti” innocui. Ad alcune persone potrebbe infatti provocare attacchi epilettici. A lanciare l’allarme selfie-epilessia è stato un report della Dalhousie University in Canada, pubblicato sulla rivista Seizure. Nel documento i medici hanno descritto il caso di un’adolescente che ha avuto crisi epilettiche dopo aver fatto un selfie. Secondo gli studiosi canadesi, le crisi sarebbero state scatenate dal flash. Pare, infatti, che alcune persone sia più sensibili di altre ai “lampi” emessi dalle fotocamere. Si tratta delle persone affette da epilessia fotosensibile, una forma di epilessia rara che costituisce il 3 per cento totale dei casi di epilessia. Le persone che ne soffrono possono avere crisi epilettiche scatenate dalla luce lampeggiante, sia naturale che artificiale. E quindi anche dai flash. I medici canadesi lo hanno dimostrato registrando picchi anomali nel cervello di un’adolescente. La ragazza è stata monitorata proprio con lo scopo di capire cosa le causasse le crisi epilettiche. La giovane donna è stata monitorata in laboratorio ed è stata collegata a un elettroencefalogramma. Quando la ragazza si è fatta un selfie in una stanza buia, i medici hanno registrati picchi insoliti nelle onde cerebrali. Questo ha portato alla diagnosi di “selfie-epilessia”, ovvero di fotosensibilità ai selfie. La selfie-epilessia è solo l’ultima accusa rivolta a questo tipo di foto. In passato, ad esempio, gli esperti hanno collegato i selfie anche all’insorgenza di rughe per via dell’esposizione alle radiazioni.
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