Il nostro paese potrebbe diventare un leader nel campo della robotica. Anzi, potrebbe trasformarsi nel piu’ importante produttore europeo di Robot. Ne e’ convinta Enza Spadoni, ricercatrice ed esperta di technology transfert alla Santa’Anna di Pisa su Blog Italia di Agi. “L’Italia deve darsi da fare per mettersi in gioco e sfruttare il potenziale di una grande tradizione manifatturiera che, grazie alla tecnologia, puo’ essere anche un importante volano da utilizzare nel prossimo programma governativo di Industria 4.0, una carta di fondamentale importanza per far vincere il nostro Paese nel quadro dell’economia internazionale” spiega Spadoni.
”L’Italia – aggiunge – ha la possibilita’ di diventare un Paese costruttore di robot, come sostiene Paolo Dario (direttore dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e di delineare sin d’ora i percorsi per lanciare le imprese verso un futuro di maggiore competitività e ricchezza”. I presupposti ci sono tutti. L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna ha condotto alcuni studi, in particolare uno dal titolo ‘La filiera della robotica in Toscana’, commissionato dalla Regione in corrispondenza dell’ultimo censimento prima del 2017, in cui si evince che l’Italia si trova in una situazione di ‘vantaggio’ competitivo nel contesto europeo per vari motivi tra i quali. In primo luogo il nostro paese ”si trova tra i vertici assoluti in Europa – spiega Spadoni – per la robotizzazione del settore manifatturiero in funzione del numero di macchine installate in rapporto a quello degli addetti”. Inoltre, aggiunge la ricercatrice ”ha una tradizione affermata nella meccanica avanzata e nella meccatronica, con la presenza di alcuni poli e distretti in varie regioni, come l’Emilia, la Lombardia, il Veneto, la Liguria e la Puglia. Infine, l’Italia è inoltre sede di alcune imprese industriali di rilievo internazionale nel campo della robotica industriale e la Toscana si colloca al terzo posto per numero di imprese e addetti”.
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