Si ridimensiona il progetto per successore di Lhc

Si ridimensiona il progetto per successore di Lhc

Londra – La carenza di finanziamenti e la mancata scoperta di altre particelle, dopo il bosone di Higgs, stanno costringendo i fisici a ridimensionare i piani per il prossimo acceleratore dopo il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra. L’impianto multimiliardario denominato International Collider Linear (Ilc), che sarà costruito in Giappone, sarà infatti più piccolo. Lo ha rivelato Nature.

Qualche giorno fa, l’International Committee for Future Accelerators, che sovraintende i lavori di Ilc, ha ridotto i piani per le quantità di energia della nuova macchina da 500 a 250 GeV e accorciato il progetto del tunnel di 33,5 chilometri di lunghezza in 13 chilometri.

Questa nuova versione dovrà quindi rinunciare a una parte della ricerca pianificata all’inizio, come gli studi sul sapore del quark alto, prodotto solo a energie più’ elevate. Invece, il nuovo acceleratore si concentrerà’ sullo studio della particella che conferisce la massa a tutte le altre, il bosone di Higgs, rilevata nel 2013 da Lhc. Tuttavia, i fisici sono ottimisti. Ritengono infatti che una macchina da 250 GeV possa fare tanto e che non è esclusa la possibilità di aumentare l’energia in futuro.

Anche le tempistiche per la realizzazione della macchina probabilmente subiranno delle modifiche. Il progetto doveva essere pronto tra circa 5 anni, ma i fisici credono che sia improbabile riuscirci entro il 2030. In ogni caso Ilc dovrebbe essere complementare a Lhc, consentendo ai fisici di esaminare in dettaglio qualsiasi particella scoperta al Cern.

Lhc è un acceleratore di tipo circolare che può accelerare protoni che consente di raggiungere energie molto elevate (13 teraelettronvolt). Ma i protoni, in quanto particelle composite (fatte di quark), creano collisioni disordinate con nuvole di detriti. Al contrario, Ilc fa collidere elettroni e positroni dopo averli accelerati in migliaia di cavità’ superconduttive che si uniscono alla fine. Pur raggiungendo energie più’ basse rispetto a Lhc, le collisioni fra particelle fondamentali sarebbero più pulite e più precise di quelle di una macchina protone-protone.

La comunità internazionale della fisica aveva sperato che il Giappone sostenesse gran parte dei 10 miliardi di dollari necessari per realizzare il progetto originale, dopo che i ricercatori nell’ottobre del 2012 hanno presentato una proposta per ospitare la struttura, subito dopo la scoperta di Higgs. Ma il governo giapponese – scoraggiato dal costo elevato del progetto, ameno secondo Tatsuya Nakada, fisico dello Swiss Federal Institute of Technology di Losanna, in Svizzera – non ha fatto ancora offerte di finanziamento. Questo, insieme alla mancanza della scoperta di altre particelle nuove – ha portato la Japan Association of High Energy Physicists in Giappone a proporre il ridimensionamento del progetto.

Secondo l’associazione giapponese, non avrebbe senso fare una macchina che raggiunga energia elevate come originariamente programmato, dopo che i dati raccolti da Lhc nel 2015 e 2016 hanno mostrato che è improbabile che qualsiasi particella al di fuori del Modello Standard della fisica pesi meno di 1.000 GeV e pertanto sarebbe comunque fuori portata da Ilc originario. Tuttavia, 250 GeV sarebbe abbastanza elevato per produrre un gran numero di bosoni di Higgs che, secondo l’associazione, potrebbero portare a nuovi traguardi attraverso la misurazione delle loro interazioni con altre particelle.